HP e DELL prime nella classifica di Greenpeace

Greenpeace ha pubblicato la diciasettesima edizione della sua "Eco-Guida", la valutazione dell'impegno ambientale realizzato dalle aziende tecnologiche a partire dal 2006. La classifica di novembre 2011 utilizza un nuovo metodo di valutazione, più rigoroso, che determina un calo globale dei voti ed un cambiamento delle posizioni.

In questo modo, HP sale al primo posto ed Apple guadagna ben cinque posizioni.

I nuovi criteri di valutazione mettono l'accento sull'efficienza energetica e sull'impegno delle aziende per le energie rinnovabili, il rispetto dell'ambiente durante l'intero ciclo di vita dei prodotti, dalla loro realizzazione al loro riciclaggio, l'impatto ambientale della catena di produzione e infine l'impiego di materiali (columbite–tantalite, tungsteno, stagno, oro) sfruttati in Congo, causa di varie guerre per il controllo di queste sostanze indispensabili per l'industria tecnologica.

Il cambiamento "delle norme" va a vantaggio di HP che soffia il primo posto a Nokia, anche se strappando la sufficienza 5.9/10. Greenpeace ha apprezzato l'attenzione di HP e l'ottima gestione della catena di produzione. Dell sale al secondo posto in classifica, con 5.1/10. HP e Dell sono le uniche compagnie nella guida che di fatto escludono l'acquisto di carta da fornitori legati a fenomeni di deforestazione illegale. Insieme ad Apple, HP ottiene il massimo punteggio anche per le proprie politiche in fatto di approvvigionamento di minerali da zone di guerra, indicando pubblicamente la lista dei propri fornitori. Le due società americane lottano per il rispetto delle buone pratiche e sono le prime ad applicarle.

Dell è sotto HP per il minimo impegno nelle energie rinnovabili e nella durata della garanzia e dei programmi di ricambio delle sue macchine. Con un voto di 4.9/10Nokia arretra fortemente e perde per la prima volta da settembre 2008 il suo primo posto in classifica.

Anche se il produttore finlandese si distingue dal resto del mercato per il suo ampio ed efficace programma di riciclo, è penalizzato per il suo minimo impiego di materiali riciclati e riciclabili, o per la sua cattiva gestione sul ciclo di vita dei prodotti.

Ai piedi del podio (salendo di cinque posti), Apple ottiene un voto di 4.6/10. Greenpeace apprezza la politica di riciclaggio di Apple, la sua convinzione nell'eliminazione di plastica PVC e delle sostanze bromurate, l'attenzione ai certificati Energy Star e l'impiego delle batterie. Apple è recentemente entrata nella Electronic Industry Citizenship Coalition, un'associazione tesa a tracciare meglio le materie "preziose".

Chiude il gruppo, Sharp, Acer, LG e Toshiba, segnalati soprattutto per la loro indifferenza alle tematiche ambientali, e infine RIM. Il produttore di Blackberry guadagna solo 1.6/10.

Deve migliorare la certificazione e la trasparenza delle sue performance ambientali.

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